Tecnologie e strategie di Comau per lo sviluppo della mobilità elettrica raccontate dalla stampa internazionale 

Con la partecipazione al Battery Show Europe 2025, che si tenuto nel mese di giugno a Stoccarda, in Germania, Comau ha ribadito il suo impegno nella progettazione di tecnologie di nuova generazione per la produzione di batterie elettriche, adatte a rispondere alle esigenze in rapida trasformazione del mercato globale della mobilità. 

A dimostrarlo anche l’ampia visibilità mediatica dedicata alle soluzioni che l’azienda ha presentato  alla fiera tedesca per favorire la transizione verde del settore automobilistico e l’accelerazione verso l’elettrificazione: dall’innovativo Lab Fixtures for Formation and Testing, sistema modulare e flessibile per la formazione delle celle ideato per supportare la produzione di prototipi e piccoli lotti, ai robot della gamma Racer-5 SENSITIVE ENVIRONMENTS per ambienti sensibili, conformi ai protocolli operativi di clean-room e dry-room.

Ne hanno parlato le riviste americane Robotics Tomorrow e Automation Usa, dando spazio ai numerosi progetti di Comau per il settore. In particolare, Stefania Ferrero, CMO di Comau ha sottolineato come l’azienda sia all’avanguardia nell’elettrificazione, con l’offerta di “tecnologie in grado di coprire l’intero ciclo di vita delle batterie e supportare in modo completo la transizione verso l’elettrificazione delle aziende manifatturiere, lungo tutta la catena del valore”.

Grande interesse è stato dimostrato anche dalle testate britanniche Electric & Hybrid e Batteries News, che come i media statunitensi hanno citato la collaborazione di Comau con la società Reinova, avviata per accelerare l’innovazione nei sistemi di fine linea, nella connettività dei dati e nella convalida di componenti avanzati del gruppo propulsore, con l’obiettivo di ridefinire gli standard tecnologici della mobilità futura. A questa, si aggiunge la partnership con Prima Additive by Sodick che ha permesso la realizzazione di un processo di rivestimento laser bi-strato per i dischi freno che ne aumenta la resistenza all’usura e riduce le emissioni inquinanti fino all’80%.

A riportarlo, anche la stampa italiana di settore, con articoli di approfondimento sulle riviste – solo per citare alcuni esempi – Industria italiana, Meccanica & Automazione ed EnergMagazine, insieme alla rivista indiana Electronics Era e alla tedesca Electrive.